MONTI – IL GOVERNO DEI PROPRIETARI UNIVERSALI

di Giulietto Chiesa [ 04/12/2011]

Vorrei dire qualche cosa su di noi, o meglio su di voi, cari concittadini dell’Italia antiberlusconiana, che avete passato gli ultimi 17 anni della vostra esistenza a guardarvi nello specchio mentre esprimevate sdegno e ribollivate di disgusto. Quegli stessi voi che adesso applaudite, entusiasti, Mario Monti, perche’ presumete (si capisce, basta guardarlo) che non si occupera’ di bunga bunga. Qualche giornale, spiritoso, ha titolato “siamo tutti piu’ liberi”, o qualcosa del genere, scivolando sulla buccia di banana che fece capitombolare la democrazia italiana con l’avvento del centro-sinistra.
Cari concittadini antiberlusconiani, mi viene in mente un altro piccolo fatto, accaduto tre anni fa, quando foste quasi tutti affascinati e entusiasti per l’elezione, finalmente, di un presidente nero e democratico, e gia’ dalla nascita Premio Nobel per la pace. Contenti. Anche in quel caso eravate convinti che fosse finito un incubo, quello dell’Impero dominato da un mentecatto. Il fatto e’ che questi entusiasmi sono il frutto della vostra illusione. Ma di una illusione della quale voi siete colpevoli, direttamente responsabili, e che quindi non ha scuse.
E l’altro fatto e’ che non tenete conto che non c’e’ liberazione se non la si guadagna.
Partiamo da questo secondo fatto. Chi vi ha liberato da Berlusconi? Non siete stati voi, questo e’ certo. E’ arrivato un misso dominico inviato da “coloro che tutto possono”, il cui scopo e’ “rieducarvi”. Siete entrati in un riformatorio e non ve ne siete accorti. Vi ha detto che lui i poteri forti non sa che cosa siano e si e’ perfino offeso quando lo si e’ detto, da qualche parte, sommessamente. E subito la stessa coorte di servi che fino a ieri teneva bordone a Berlusconi si e’ messa a strepitare che chi osa dire cose del genere e’ un complottista.
Cari concittadini, state assistendo a uno spettacolo senza precedenti, che racconta l’arrivo al potere della nuova classe dei “proprietari universali”, e voi vi siete distratti guardando da un’altra parte. Infatti non avete pagato il biglietto, per ora. Ma scoprirete presto che il teatro del riformatorio e’ freddo, le sedie sono di ferro, e la campana che suona in continuazione non sara’ piu’ quella della ricreazione.
Ecco, vorrei mettervi in guardia: i “proprietari universali” non sono dei mecenati. Se sono arrivati a prendere il governo di Grecia, d’Italia; se hanno occupato la Banca Centrale Europea, c’e’ un motivo. Quale, secondo voi? Io penso che sia perche’ non possono piu’ fidarsi dei “posseduti” ai quali, fino ad ora, hanno assegnato il compito di delimitare le vostre liberta’.
E sapete perche’ non si fidano piu’ dei loro maggiordomi? Perche’ arrivano (anzi sono gia’ arrivati) tempi duri per tutti, anche per loro. Quando si porta al macello la mandria, infatti, occorre essere sicuri che nessuno esca dai ranghi. Siete stati cresciuti nel mantra del consumo e della concorrenza, ma adesso non ce ne sara’ per tutti, come prima. E allora bisogna sfoltire le fila, in fretta. Bisogna organizzare una societa’ opposta a quella dell’abbondanza e, per farlo, ci vuole la mano dura. Ecco perche’ state entrando in riformatorio. Ed ecco perche’ non lo sapete: perche’ lo spettacolo che e’ stato allestito per voi da Berlusconi continua a funzionare anche adesso, quando vi si raccontera’ l’opposto di cio’ che vi si raccontava prima.
I “proprietari universali” hanno solo cambiato il copione. E anche la troupe. Hanno solo chiesto a Giorgio Napolitano di spegnere un momento la luce, cioe’ la Costituzione, perche’ non si vedesse il gioco di prestigio. E infatti voi non vi siete accorti, per ora, che sul palco ci sono adesso tutti i maggiordomi, tutti insieme. C’e’ Bersano che abbraccia Alfano, c’e’ Casino che abbraccia Fino, c’e’ Di Pietro che abbraccia Letta, c’e’ La Russa che abbraccia Pannella, c’e’ Letta che abbraccia Letta. E c’e’ anche lui, Berlusconi. Proprio lui! Non ve ne siete accorti, vero? Ma si spiega: le luci della scena erano puntate altrove. Quale parte giochera’ ancora non risulta. Sul libretto dell’opera c’e’ solo il nome, mica scrivono la parte! La parte se la scrive lui. A voi tocchera’ solo assistere. E ben vi sta.

Fonte:Lavocedellevoci