PSICOLOGIA, DAL TRADER ALLO PSICOPATICO

FONTE: DeDefensa.org

 

 

 

All’inizio della settimana, la “confessione televisiva” di un trader (o qualcosa di simile) della City di Londra sulla BBC, ha suscitato scalpore. Alessio Rastani non ha detto altro che ciò che tutto il mondo sa… Come, ad esempio: “Stavo sognando questo momento da tre anni. […] Andavo a letto ogni sera sognando un’altra recessione. È un’opportunità.” O ancora “I governi non governano il mondo, Goldman Sachs governa il mondo e Goldman Sachs non si preoccupa del pacchetto di salvataggio.”

Alcuni avevano pensato all’inizio a una messa in scena, avevano creduto che Alessio Rastani fosse un attore che interpretava il ruolo del trader che ha gabbato la BBC; questa ipotesi si è rivelata inesatta, Rastani esiste e noi l’abbiamo tutti riconosciuto (vedi il Guardian del 27 settembre 2011 e del 29 settembre 2011). Il Daily Telegraph del 27 settembre 2011 aveva in realtà, nel frattempo, ritrovato Rastani e l’aveva di nuovo intervistato per confermare che si trattasse di un trader o di un equiparato.Nel frattempo Le Figaro aveva pubblicato il 28 settembre 2011 un articolo di Isabelle Foucaud su uno studio per la preparazione di una tesi all’Università di San Gallo in Svizzera di Pascal Scherrer, un giurista, e Thomas Noll, un amministratore della prigione Pöschwies di Zurigo. Gli svizzeri si sono interessati ai trader in seguito all’affare del borsista fraudolento della banca UBS. Lo studio di Scherrer e Noll si interessa alla psicologia dei trader, che si attesta come una tipologia molto vicina a quella degli psicopatici, ma più accentuata (di quella degli psicopatici. Mettiamo in ordine i pericoli…)

 

 

“Hanno sottoposto un gruppo di 28 investitori professionali provenienti dalle piattaforme di trading sui prodotti derivati, il forex e il capitale di investimento a dei test di intelligenza e di simulazione informatica al fine di valutare la loro capacità di cooperare e il loro livello di individualismo. Hanno inoltre esaminato la loro capacità di ribellarsi, il loro desiderio di potere, la loro resistenza allo stress e alla paura. I risultati sono stati comparati con quelli di uno studio condotto su 24 psicopatici ospedalizzati in stabilimenti di massima sicurezza in Germania”.

 

I risultati sono convincenti: i trader sono più psicopatici degli psicopatici stessi dal punto di vista caratteriale, della tensione e dell’aggressività della psicologia. Noll ha dichiarato allo Spiegel: “Evidentemente non si può affermare che tutti i trader siano disturbati. Ma si è accertato che hanno un comportamento più egocentrico e che sono più inclini a rischiare rispetto al gruppo degli psicopatici sottoposti allo stesso test.”

 

Nello stesso articolo, Le Figaro ci ricorda, senza sorpresa, che uno studio del New Scientist del 2004 dava dei risultati molto simili per un’altra categoria professionale dello stesso ambiente psicologico in fatto di esigenza di competitività, di totale individualismo, di isolamento completo dalla relazione con le condizioni reali del mondo; in breve una psicologia-Sistema per definizione. (“New Scientist paragona i dipendenti desiderosi di scalare la gerarchia della propria impresa con gli psicopatici, a causa della mancanza di empatia e di compassione in un ambiente di stress.”) In generale, tutti questi ricercatori confermano che l’essenza di questa psicologia non è la sete di guadagno, che non può essere un carattere psicologico dato che si tratta del risultato elaborato di un’intelligenza influenzata dalla sua psicologia; il carattere essenziale è dato dal bisogno pressante di competitività sviluppato da una psicologia molto individualista che rinforza l’individualismo stesso; rimane quindi la domanda essenziale di sapere chi è il creatore e qual è l’origine: se è la psicologia individualista provoca il bisogno di competitività o la necessità-Sistema della competitività che crea e sviluppa una psicologia di volta in volta più individualista. (“Secondo i ricercatori, la spinta principale dei trader non è quella di generare un guadagno maggiore, ma di prendere vantaggio sui propri concorrenti. In questo contesto di competizione, abbandonano ogni approccio riflessivo e strategico di investimento con il solo scopo di battere i propri avversari.”)

 

Come avviene per numerose dimostrazioni scientifiche, principalmente in materia di psicologia, le ricerche si concludono sfondando porte già aperte, ovvero con la conferma di evidenze intuitive. La psicologia dei trader equivale alla psicologia degli psicopatici, per di più accentuata, ed è solo un esempio di una condotta fortemente influenzata dal Sistema, che provoca un indebolimento della coscienza per come l’osserviamo in un contesto generale in cui la psicologia gioca un ruolo fondamentale. Questo indebolimento si registra sempre nel senso dell’individualismo, dell’isolamento, della chiusura psicologica che porta al proprio imprigionamento, dell’impoverimento spirituale che provoca la perdita totale della capacità di integrazione in una situazione segnata sempre più da una crisi profonda, in un ambito in cui i fatti psicologici sono sempre accompagnati dalla presenza del tecnologismo. (Questa crisi profonda è può essere percepita più semplicemente come la crisi generale che tutti conosciamo o come la “crisi del Fallimento”)

 

La nostra opinione su queste questioni generali è nota, sul ruolo fondamentale della psicologia, della sua vulnerabilità alle pressioni del Sistema o, in maniera più generale, alle forze che hanno prodotto lo “scatenamento della Materia” a cominciare dalla nostra tesi sulla “canzonatura” nel XVIII secolo. Che tutto ciò possa essere rintracciato in un trader, o “similare”, intervistato dalla BBC e nei trader in generale, o che siano psicologicamente anche più squilibrati degli psicopatici, è una cosa che non ci stupisce. Del resto, fra trader e psicopatici, ci sono comportamenti e approcci simili, cambia solo l’oggetto: non è certo che “l’assassinio del mondo” (da parte dei trader) sia meno catastrofico o condannabile dalle menti che si limitano alla dimensione giuridica e morale delle cose rispetto agli atti degli psicopatici.

 

La cosa più notevole, infine, è che continuano ad aumentare le dimostrazioni e la conferme “ scientifiche” delle prove che l’intuizione percepisce da tanto tempo e che nessuna conclusione strutturata e meditata sulla validità del Sistema che ci regge ne derivi, in tutti i casi in questi diversi ambienti-Sistema che sono qui citati.

 

(L’articolo de Le Figaro è straordinario da questo punto di vista, o meglio semplicemente esemplare: nessuna messa in discussione del Sistema, o semplicemente del sistema finanziario o delle dottrine economiche che animano tutto il resto e che fanno attendere ai traders con passione una nuova recessione: niente, assolutamente nulla che gli si avvicini.) È vero, da quando il Sistema riesce a pilotare tutti – dai traders ai giornalisti-Sistema passando per gli scienziati – non c’è nessuna ragione per cui questi dovrebbero denunciarlo. Noi sappiamo da tempo che l’evoluzione fondamentale non viene dall’homo sapiens comune, completamente soggiogato dal Sistema, che sia trader o psicopatico, o commentatore-Sistema o scienziato, tanto spaventati dallo scoprire che trader e psicopatico sono un tutt’uno. È un’altra dimostrazione e conferma del difetto umano che si concentra in una gran debolezza più che in una malvagità che gli sia propria, poiché questo carattere stesso del Male è fermamente sostantivato dal Sistema stesso (ossia, dalla Materia). Come diceva Plotino, evidentemente poco citato da Le Figaro ed senza molta esperienza di borsa: “Ma gli altri, quelli che si avvicinerebbero a lui e a lui si assimilerebbero, diventeranno cattivi, pur non essendo cattivi in sé.” Tutto ciò deriva dunque da un po’ di debolezza umana, che un po’ di sabbia non mancherà di spazzar via, dopo le prossime tempeste…

 

********************************************** Tratto da:Comedonchisciotte

Fonte: Psychologie, du trader au psychopathe

03.09.2011

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di M.L. SABATINO