Dopo l'arresto del boss Lauricella si cercano i favoreggiatori

di AaImageron Pettinari – 16 settembre 2011

 

 

Ieri la polizia scientifica ha effettuato due nuovi sopralluoghi nei due covi dove il boss Antonino Lauricella, arrestato pochi giorni, avrebbe trascorso un periodo della latitanza durata sei anni. Due appartamenti nel quartiere Brancaccio ed intestati ad alcuni parenti del boss della Kalsa. Questi sono stati individuati grazie ad alcuni nomi segnati su un portachiave sequstrato a Lauricella nel giorno dell’arresto. Secondo le prime analisi i due appartamenti erano abitati, tanto che in uno c’era anche il frigorifero pieno così come il bidone dell’aria condizionata. Gli investigatori hanno così prelevato diversi reperti, comprese delle sigarette spente, per cercare sì tracce del Dna che possano accertare la presenza del boss, ma al tempo stesso individuare qualche favoreggiatore.
Nell’appartamento di via Brancaccio 239, intestato al nipote Francesco Senapa, gli uomini della squadra mobile hanno sequestrato un telefonino Samsung, senza Sim. A quanto è dato sapere in quel cellulare sarebbero stati trovati alcuni sms e numeri di telefono che, si spera, potrebbero far emergere la rete dei favoreggiatori che in questi anni hanno accompagnato il boss.
Intanto il procuratore aggiunto Ignazio De Francisci ha tenuto a specificare ai microfoni di Sky, in merito ai rapporti tra il figlio del capomafia Mauro e il bomber del Palermo Fabrizio Miccoli, che “il calciatore del Palermo, Fabrizio Miccoli, è estraneo alle vicende della famiglia Lauricella e pertanto non abbiamo nulla da chiedere al giocatore”.
Diversa invece la situazione di Lauricella junior: “Su di lui ci sarebbero altre cose da dire, è emerso tutto un suo modo di vivere che è oggetto di ulteriori approfondimenti. Non posso dire di più”.

Fonte:Antimafiaduemila