Testamento biologico: per Consulta bioetica è incostituzionale condividi

A scrutinio segreto, con 274 sì, 225 no e 6 astenuti, la Camera dei Deputati ha approvato ieri il Ddl sul testamento biologico, già votato dal Senato nel 2009, dove dovrà ritornare per il varo definitivo. E già si preannunciano forti battaglie per limitare i danni di un disegno di legge che, di fatto, conferma l’alleanza tra i partiti di governo e la Chiesa cattolica, da sempre contraria al varo di una legge sul biotestamento.

Cosa prevede la legge

Il cuore della legge è l’articolo 3, in cui vengono definiti i limiti e le modalità delle cosiddette dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat). Innanzitutto, le Dat non potranno essere prese in considerazione se la persona in questione non si trova in uno stato vegetativo per il quale deve essere stata accertata “l’assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale“. Di fatto, l’applicazione del biotestamento scatterebbe solo di fronte all’incapacità del paziente di assumere decisioni che lo riguardano.

Ma anche qualora il cervello della persona si trovasse in tale situazione terminale, la sua Dat – che dovrà essere regolarmente registrata in un archivio unico nazionale e rinnovata ogni cinque anni – non sarebbe vincolante per il medico, che vi troverà solo “orientamenti e informazioni utili circa l’attivazione di trattamenti terapeutici, purché in conformità a quanto prescritto dalla legge”.

La conformità prevede che le Dat non possano contenere, ad ogni modo, la richiesta di sospensione di alimentazione e di idratazione artificiali, che stando al Ddl potrà essere messa in atto solo in “casi eccezionali di non assorbimento da parte dei malati terminali”. In questo modo, la legge impedirebbe il ripetersi di quanto avvenuto a Eluana Englaro, fatto da cui scaturì la necessità di una legge riequilibratrice tra l’impedimento dell’accanimento terapeutico e quello di qualsiasi forma di eutanasia.

“Sarà un disastro. Chiesa cattolica è maestra di disumanità”

Per Maurizio Mori, presidente dell’Associazione “Consulta di Bioetica” e ordinario di Bioetica presso l’Università di Torino, questa è una legge che anziché affrontare il problema, non farà altro che “creare disastri“, come è già peraltro successo, a detta sua, con la legge sulla fecondazione assistita. Secondo Mori, il forte consenso trasversale che i partiti di maggioranza sono riusciti ad ottenere è dato dal patto del Pdl con la Chiesa cattolica, che è quindi moralmente responsabile dell’approvazione del Ddl.

“Con questa legge, la Chiesa cattolica dimostra di essere liberticida e nemica dell’umanità. Ci dicono che la Chiesa è una grande risorsa per il Paese, ma in questo caso si è comportata come vera maestra di disumanità. La legge è anticostituzionale, perché impedisce l’esercizio dell’autodeterminazione prevista dall’articolo 32 della Costituzione. La misura è colma, non si può continuare a subire”

Cora Ranci

Fonte:Peacereporter