Nucleare, la Cassazione dice "sì" al referendum

Il 12 e 13 giugno si voterà anche per il referendum sul nucleare. L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha stabilito, infatti, che le modifiche apportate daNucleare, la Cassazione dice “sì” al referenduml governo alle norme sul nucleare non precludono la celebrazione della consultazione popolare. La Cassazione ha quindi confermato che oltre ai due quesiti sulla privatizzazione dell’acqua e quello sul legittimo impedimento, ci sarà anche il referendum sull’energia nucleare. La Suprema corte ha così accolta l’istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus, convertito in legge dal Parlamento. Così, la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). La decisione della Cassazione è stata presa da 18 magistrati presieduti dal più anziano, Antonino Elefante. L’entusiasmo dei comitati referendari Alla notizia del via libera al referendum, i comitati per il referendum contro il nucleare, l’Italia dei Valori, e i verdi che erano in attesa davanti alla Corte di Cassazione, sono scoppiati in un applauso. “E’ una grande vittoria della democrazia – ha detto il presidente regionale veneto dei Verdi, Bonessio – perche’ mette al riparo i referendum da attacchi futuri con lo strumenti di eventuali altri decreti omnibus. Ora è importante continuare la campagna di informazione per raggiungere il quorum necessario il giorno del referendum”. Realacci: “Rispedito al mittente l’imbroglio del governo” “La Cassazione ha rispedito al mittente l’imbroglio nucleare del Governo. Evidentemente non si sono potute ignorare le parole di Berlusconi quando ammise spudoratamente che lo stop al piano nucleare del governo era solo uno stratagemma per evitare il referendum ed impedire agli italiani di dire la loro”: lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd.

Fonte: tgcom