Ecco i nomi delle industrie coinvolte nei test sugli animali

caviaUn “agente” in incognito della Peta, si è introdotto per un mese intero, in un laboratorio del Professional Services Research, Inc. (Plrs) a Corapeake, North Carolina, ed ha scoperto che centinaia di cani, gatti e conigli vengono sottoposti in via continuativa ad indicibili sofferenze al fine di testare anti-parassitari per varie industrie, tra cui Bayer, Eli Lilly, Pfizer, Novartis, Schering-Plough (ora Merck), sergente, Wellmark e Merial, i creatori dell’anti-pulci Frontline.

Molti animali, rinchiusi in anguste gabbie tra i propri escrementi, erano coperti di piaghe e lesioni varie non curate. Gli animali, erano inoltre sotto forte stress psico-fisico, causato dalle condizioni assolutamente degradate in cui vengono fatti “vivere”. Molti di essi erano frequentemente irrorati con candeggina ed altri prodotti chimici nel tentativo di pulire le gabbiette in maniera semi-automatica, cioè senza l’intervento di operatori, umani.

Il ricercatore della PETA, ha inoltre documentato che i dipendenti del Plrs, si comportano da sadici aguzzini, infliggendo ulteriori sofferenze ai poveri animali, oltre a quello che subiscono dalla sperimentazione. Ovvero cani presi a calci, gettati in terra, trascinati. Conigli afferrati per le orecchie e sbattuti sulle sbarre metalliche delle gabbie. Il tutto condito da improperi di ogni tipo, definendoli “maledetti stronzi”, “figlio di puttana” e via di seguito …….

Questi animali sono stati utilizzati al “Plrs” in test dolorosi e crudeli.
In un esperimento, condotto per una grande società, i cui prodotti sono stoccati sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo, una sostanza chimica è stata applicata al collo di 57 gatti. I gatti hanno avuto gravi reazioni allergiche, atroci sofferenze e sanguinamento dal naso e dalla bocca. Nonostante questo, i gatti sono stati esposti alla stessa sostanza chimica per la seconda volta nello stesso giorno causandone agonia ed in alcuni casi la morte. Alcuni conigli sono stati intenzionalmente e ripetutamente costretti ad indossare una sorta di capsula a contatto con l’addome, contenente migliaia di zecche, sempre per testare le varie sostanze chimiche e sono stati poi uccisi.

Si consiglia vivamente di prendere nota dei nomi delle industrie coinvolte in tali atrocità e di boicottarle al momento di acquistare prodotti per animali.

AGGIORNAMENTO 18/09/2010

Vittoria: Solo una settimana dopo che la PETA ha pubblicato i risultati della sua scioccante inchiesta sui test effettuati sugli animali di laboratorio e dopo una denuncia presentata dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense (USDA), gli impianti della Professional Services Research, Inc. (Plrs) sono stati chiusi,  la Plrs ha liberato quasi 200 cani e decine di gatti. Questa è una vittoria epocale, è la prima volta che un laboratorio è stato costretto a rilasciare gli animali e chiudere sotto la pressione di un’indagine della PETA e di fronte a un’indagine formale dell’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura Americano).

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