Il professor Tranfaglia messo alla porta dall'Idv

 

Forse la questione non e’ solo morale nel partito di Di Pietro
di AMDuemila – 23 marzo 2011

Chiunque abbia avuto modo di incontrare o dialogare con il professor Nicola Tranfaglia, anche sforzandosi, stenterebbe a credere che potrebbe minacciare chicchessia, figuriamoci un potente leader di partito come Antonio Di Pietro, e per di più, per averne un tornaconto personale.
Chiunque abbia avuto l’opportunità di lavorare al suo fianco, onore che ha toccato tutti noi di ANTIMAFIADuemila, sa benissimo che l’instancabile impegno del professor Tranfaglia viene dal profondo amore che nutre per la cultura, cui ha dedicato l’intera vita, e soprattutto per il suo Paese, che tanto gli deve per l’apporto di pensiero e analisi critica sui trascorsi storici così come sull’attualità.
Le meschine beghe di partito non gli si addicono affatto e l’attacco di Di Pietro che arriva a usare sms privati per infangare la specchiata rispettabilità di questo colto gentiluomo d’altri tempi getta un’ ulteriore macchia sulla già più che chiacchierata gestione parentale e populistica del suo partito.
La fuoriuscita polemica non solo di personaggi del calibro di Giulietto Chiesa ed Elio Veltri, ma soprattutto di tanti giovani delusi dalle logiche personalistiche e affaristiche di molti alti esponenti locali nelle varie regioni d’Italia sono la dimostrazione che nell’Idv non c’è solo una questione morale legata a qualche furbacchione famelico di soldi e potere, ma c’è una grave mancanza di spessore culturale e etico senza il quale non è possibile nessuna opposizione autentica alla sottocultura del berlusconismo, intrisa proprio dello scempio dei più basilari comportamenti decorosi di un Paese cosiddetto civile.
Proprio quel rigore e quella rispettabilità che rendono il professor Tranfaglia evidentemente incompatibile con il concetto di vita e di mondo pensato da Di Pietro il quale, forse, dovrebbe chiedersi se non sia il caso di rivedere le logiche con cui vorrebbe opporsi a Berlusconi, che sembra sempre più suo pericoloso alter ego.
Stando ai fatti, il professore ha annunciato che ricorrerà ai suoi legali per dimostrare, messaggini alla mano, la strumentale sparata propagandistica di Di Pietro che addirittura arriva a parlare di intimidazione, solo perché un uomo mite ma con la schiena dritta, quale è il professore, non ha accettato di farsi usare e gettare come un cencio dopo un anno di sudato e appassionato lavoro pretendendo le dovute spiegazioni per il taglio del suo dipartimento con la risibile scusa di mancanza di fondi.
Al professor Tranfaglia e alla sua signora, anch’ella impegnata assieme al marito nello stesso dipartimento, a titolo volontario e gratuito, la sentita solidarietà della redazione di ANTIMAFIADuemila.