Grillo, il costituente chiuso

Sul blog di Beppe Grillo del 5 marzo si dichiara che la Costituzione non è intoccabile e che occorre modificarla almeno perché siano possibili referendum propositivi e perché la leggi di iniziativa popolare siano discusse dal Parlamento. Tutto giusto.

Ma è ovvio che parlare di modifiche alla Costituzione nel momento in cui Berlusconi sta cercando di stravolgere ogni regola istituzionale per salvarsi, è da sciocchi. E non si tratta solo di Berlusconi.

Beppe Grillo denuncia, del tutto giustamente, l’intera casta politica, di destra e di sinistra, mostrando in mille modi come essa sia corrotta e incapace.

Ma chi sarebbero gli autori di eventuali modifiche alla Costituzione, oggi?

Ovviamente, i membri della casta stessa, berlusconiani o antiberlusconiani.

È del tutto ovvio che finché al potere c’è la casta, ogni modifica alla Costituzione sarà pensata per difendere il potere e i privilegi della casta, a costo dell’immiserimento del popolo italiano e della dissoluzione del paese. È del tutto ovvio che finché al potere c’è la casta, dobbiamo difendere la Costituzione con le unghie e con i denti.

È del tutto ovvio che liberare il Paese dalla casta è un’impresa durissima per chiunque, e che bisogna superare barriere, steccati e personalismi per combatterla tutti insieme. Auspichiamo che Grillo decida presto di uscire dall’isolamento che si è scelto chiudendosi a riccio nella veste di guru del suo movimento, e rifiutando la costruzione di un soggetto politico comune. Eviterebbe svarioni come questo, e saremmo tutti più forti.


Laboratorio politico Alternativa

Fonte:megachip