NESSUN VOTO AI DEGENERATI

Ancora una volta il responso è di una sconfitta netta e inequivocabile per il centro sinistra e per la destra. Il Pd continua a perdere elettori e voti in alcuni centri urbani importanti. Un esempio su tutti: Roma ha fatto registrare un’emorragia di 200 mila elettori. Lo scorso febbraio i Democratici avevano ottenuto 468.753 voti al Senato e 458.753 voti alla Camera. Alle comunali il Pd ha avuto 267.605 voti a Roma. Anche altrove, la perdita di voti dei Democratici è stata consistente, pur se i candidati sindaci di centro sinistra hanno vinto, anche per la gravissima crisi della Lega e del Pdl: 4.000 voti in meno a Vicenza, anche se il sindaco Pd uscente ha vinto al primo turno contro la candidata della Lega; una diminuzione di voti si è verificata a Treviso, dove il candidato Pd ha ottenuto il 23,5%; a Massa Carrara, a Brescia, a Siena e a Sondrio.

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I capponi di Renzi

Il sindaco di Firenze, anzi di Firenzi, Matteo Renzi accusa Ingroia e Rivoluzione Civile di “autogol” perché farebbe “vincere Berlusconi”. Bersani ripete che “c’è un solo voto utile per battere la destra ed è il voto al Pd”. Per carità, in politica e soprattutto in campagna elettorale ciascuno tira l’acqua al suo mulino.

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