Messico, lettera aperta dei familiari di vittime delle mafie
Noi familiari italiani di vittime innocenti di mafia ci sentiamo vicini alle famiglie che stanno soffrendo per la scomparsa forzata dei loro cari. Niente può giustificare il privare della propria libertà e della vita un essere umano! Un dolore tremendo che però non può rimanere muto. I fatti di Iguala ci riportano alla mente il massacro di Tlatelolco, come fu chiamata quella strage, compiuta dallo Stato per distruggere nel giro di poche ore il movimento studentesco messicano. Era il 2 ottobre 1968. Dopo 40 anni ancora non si conosce con esattezza il numero dei morti né quello delle persone scomparse quel giorno e che negli anni hanno continuato a scomparire.
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