Di tutte le toghe non elette è l’unico a non aver ancora chiesto di tornare in magistratura. Antonio Ingroia, dopo il fallimento dell’avventura alla guida di Rivoluzione civile, non ha ancora deciso il proprio futuro. E così il Csm ha deciso di aprire una pratica per sollecitare l’ex procuratore aggiunto di Palermo a una decisione. Anche perché, come stabilisce una circolare del Consiglio, in caso di silenzio dell’interessato è previsto il reintegro d’ufficio. La notizia dell’apertura della pratica da parte della Terza commissione, che riguarda nel complesso i magistrati che avevano chiesto l’aspettativa per ragioni elettorali, è stata data dal vice presidente Michele Vietti durante il plenum e in risposta al laico del Pdl Nicolò Zanon, che richiamandosi alla circolare, aveva sollecitato il Csm a intervenire su Ingroia, la cui aspettativa è scaduta l’11 marzo scorso.
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