M5S, dizionario dell’inciucio

I 5 Stelle che han votato Grasso contro Schifani sapevano bene chi è Schifani e hanno scelto il meno peggio, cioè Grasso. Ma non avevano la più pallida idea di chi è Grasso, e questo è un bel problema. Specie per chi dice di informarsi sul web per sfuggire alla propaganda di regime. Se l’avessero fatto davvero, avrebbero scoperto che il dualismo Schifani-Grasso era finto. Schifani è sempre piaciuto al Pd, che infatti 5 anni fa non gli candidò nessuno contro, votò scheda bianca e mandò la Finocchiaro a baciarlo sulla guancia. Quando poi il sottoscritto raccontò in tv chi è Schifani, i primi ad attaccarmi furono Finocchiaro, Violante, Gentiloni, il direttore di Rai3 Ruffini e Repubblica. Schifani era il pontiere dell’inciucio Pdl-Pd

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Grasso, vincente piazzato

Non ho visto le immagini della proclamazione di Grasso a presidente del Senato: dicono che anche mister B si sia alzato ad applaudire. Se fosse vero, sarebbe davvero irrituale, perchè non ho mai visto un titolare di scuderia applaudire la vittoria del cavallo avversario. Nel caso di specie il cavallo in gara era rappresentato da Schifani. Ho visto, invero, nel mondo del calcio e nello sport in generale, applaudire l’avversario perché la nobiltà sportiva è elemento fondante la cui genesi va ricercata nei Giochi panellenici

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