Fate schifo

Siccome non c’è limite alla vergogna, ieri il Coniglio Superiore della Magistratura, già organo di autogoverno della medesima e ora manganello politico per mettere in riga i “divisivi” che disturbano l’inciucio, ha condannato alla “censura” il pm minorile di Milano Anna Maria Fiorillo. Ha insabbiato un’indagine? È andata a cena con un inquisito? È stata beccata al telefono con un politico che le chiedeva un favore? No, altrimenti l’avrebbero promossa: ha raccontato la verità sulla notte del 27 maggio 2010 alla Questura di Milano, quando Karima el Marough in arte Ruby, minorenne marocchina senza documenti né fissa dimora fu fermata per furto e trattenuta per accertamenti.

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Ruby, il Caimano e la difesa con stupro

È testimone a difesa di Berlusconi nel processo Ruby. Dovrebbe dimostrare che le serate di Arcore erano innocenti incontri a base di Coca Cola light e che il Cavaliere non è colpevole di prostituzione minorile. Invece ha una condanna definitiva per violenza sessuale a una minorenne. La sua vittima, una modella di 15 anni, era stata imbottita di coca (non Cola) per indurla a un rapporto di gruppo. Non solo: Giampaolo Traversi è il filo rosso che lega Tarantini con il caso Ruby. Il suo nome era nella rubrica del Cavaliere, come quello del Gianpi barese. Tarantini procurava escort per i festini romani, Traversi portava modelle ad Arcore. Di qui l’equivoco del Cavaliere: “Ho dovuto cambiare telefono perché come al solito me l’avevano messo sotto controllo…”, dice Berlusconi pensando di parlare con Traversi

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Qualche domanda all’on. avv. Ghedini

http://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ilfatto/img/autori/MTravaglio-thumb.jpg Gentile on. avv. Ghedini, ho spesso polemizzato con Lei sulle leggi ad personam che hanno deviato il normale corso della Giustizia nei confronti del presidente del Consiglio. Ma conosco la Sua fama di legale duro ma corretto, anche perché, con le leggi ad personam di cui sopra, non avrebbe neppure bisogno di commettere scorrettezze. Ora però un Suo collega […]

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