"Era sicario di Cosa nostra", la figlia del boss riconosce "faccia da mostro"

Di lui aveva parlato per la prima volta Luigi Ilardo, mafioso infiltrato dai Carabinieri al seguito di Bernardo Provenzano, ucciso appena prima di fare il salto e diventare collaboratore di giustizia. Giovanni Aiello, alias “faccia da mostro” per una cicatrice che gli ha deturpato il volto (una fucilata) secondo Ilardo sarebbe stato presente in molti delitti misteriosi come il fallito attentato all’Addaura dell’estate dell’89, organizzato ai danni del giudice Giovanni Falcone, o l’omicidio del poliziotto palermitano Nino Agostino (ucciso insieme alla moglie nello stesso anno).

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Riina “deluso” da Provenzano: “Sue le stragi del '93”

Scorrendo le pagine delle intercettazioni tra Salvatore Riina ed il suo “compagno di passeggiate”, Alberto Lorusso, depositate dai pm nell’ambito del processo sulla Trattativa, non emerge solo la condanna a morte nei confronti di Antonino Di Matteo e dei magistrati del pool che indaga sulla trattativa Stato-mafia. ‘U curtu infatti parla, si atteggia da grande capomafia (“Io sempre contro la legge sono! Io sono nato contrario e ci sono contrario… Caponnetto piangeva.

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