Italia, il ‘civile’ paese dei bambini poveri

Quasi due milioni di bambini poveri. Il 17,6 per cento della popolazione più giovane. Un numero crescente di bambini e bambine arrivano a scuola senza aver consumato un pasto. Oltre 720 mila bambini vivono in condizioni di miseria – povertà assoluta la chiamano gli esperti – senza cibo, senza un’adeguata assistenza sanitaria. Migliaia non vanno a scuola e, se la frequentano, sono troppo affamati o distratti.

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Save the Children: «In Italia 1 milione di bimbi a rischio povertà»

L’Italia ”è sette volte in fondo alla lista nell’Europa dei 27 sugli indicatori principali relativi all’infanzia”. Peggio fanno solo Bulgaria e Grecia. Basti considerare che quasi il 29% di bambini sotto i 6 anni – pari a 950.000 circa – vive ai limiti della povertà tanto che il nostro paese è al 21esimo posto in Europa per rischio povertà ed esclusione sociale fra i minori 0-6 anni, e il 23,7% vive in stato di deprivazione materiale. E’ il drammatico scenario che emerge dal nuovo dossier di Save the Children: ”L’isola che non sarà” diffuso insieme all’indagine: ”Le paure per il futuro dei ragazzi e genitori italiani” e realizzata per l’Organizzazione da Ipsos, in occasione del lancio della campagna ”Allarme infanzia”, a sostegno dell’infanzia a rischio in Italia.

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Povertà, Caritas: “Aiuti per la sopravvivenza a + 44,5%. Welfare incapace”

La povertà aumenta e coinvolge sempre più persone. Negli ultimi tre anni, dall’esplosione della crisi economica, c’è stata un’impennata degli italiani che si sono rivolti ai centri Caritas e che ormai sono il 33,3% del totale. La fotografia di un’Italia che fatica ad andare avanti e soffre è nel Rapporto povertà 2012 curato dalla Caritas, nel quale si specifica che gli aumenti più consistenti riguardano le casalinghe (+177,8%), gli anziani (+51,3%) e i pensionati (+65,6%). Le richieste di aiuto sono per lo più legati a povertà economica, lavoro e casa

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