Il pentito Galatolo, Messina Denaro e i pentiti nel mirino
“Ora è arrivato il momento in cui ognuno di noi si deve assumere le sue responsabilità”. Con queste parole Totò Riina avrebbe esordito alla riunione della commissione mafiosa che, nel dicembre ’92, dava avvio all’organizzazione delle stragi. Era la riunione della “resa dei conti” in cui venne deliberata l’eliminazione dei nemici di Cosa nostra (i magistrati Falcone e Borsellino), i traditori (i deputati Mannino e Martelli) e gli inaffidabili (l’on. Lima). Oltre vent’anni dopo Cosa nostra torna a progettare una strage. Le dichiarazioni dell’ex boss dell’Acquasanta, Vito Galatolo, hanno svelato il piano di morte nei confronti del pm Nino Di Matteo.
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