Il pentito Galatolo, Messina Denaro e i pentiti nel mirino

“Ora è arrivato il momento in cui ognuno di noi si deve assumere le sue responsabilità”. Con queste parole Totò Riina avrebbe esordito alla riunione della commissione mafiosa che, nel dicembre ’92, dava avvio all’organizzazione delle stragi. Era la riunione della “resa dei conti” in cui venne deliberata l’eliminazione dei nemici di Cosa nostra (i magistrati Falcone e Borsellino), i traditori (i deputati Mannino e Martelli) e gli inaffidabili (l’on. Lima). Oltre vent’anni dopo Cosa nostra torna a progettare una strage. Le dichiarazioni dell’ex boss dell’Acquasanta, Vito Galatolo, hanno svelato il piano di morte nei confronti del pm Nino Di Matteo.

Continua a leggere

Dopo Cipro: fuggire, o aprire l'Europa come una scatoletta di squali

Esplode la voglia di fuggire dall’Europa, adesso che i suoi padroni aizzano i cani della crisi contro i popoli. I proprietari universali hanno fatto alcuni esperimenti da Shock Economy per vedere se gli azzannati riuscivano a difendersi. Volevano collaudare – su scala ridotta, ma non troppo – il modo in cui una società potrebbe essere annichilita da una burocrazia ottusa e feroce e trovarsi impedita se volesse rovesciare la politica dominante. La Grecia avrebbe potuto riassorbire la fase acuta della crisi in pochi mesi, e invece le sono state somministrate per anni ricette economiche prive di qualsiasi apparente logica

Continua a leggere