L’oppio dei braccianti, la nuova frontiera della schiavitù

Oppio e anfetamine per resistere alle fatiche del duro lavoro nei campi, a una vita che non contempla più la dignità ma solo l’umiliazione della schiavitù. “La sostanza”, così la chiamano gli indiani sikh che ogni giorno affrontano dalle 12 alle 15 ore di lavoro, 7 giorni su 7, nei campi di ortaggi dell’Agro pontino con paghe che si aggirano intorno ai 3-4 euro l’ora. Di questa schiera di ‘invisibili’, della loro vita fatta di soprusi e umiliazioni avevamo raccontato poco più di un anno fa nel reportage reportage “Viaggio tra i lavoratori invisibili” pubblicato su Libera Informazione

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