Le Olimpiadi? Le voleva Cetto La Qualunque

È ammirevole la paziente costanza con cui una serie di esponenti politici si adoperano per aumentare il discredito goduto presso i cittadini dalla loro categoria.

Nel giorno in cui la Corte costituzionale fa franare l’imbarazzante bugia con cui la vecchia maggioranza aveva tentato di evitare il processo per concussione e prostituzione minorile contro Silvio Berlusconi (“telefonò in Questura nelle sue vesti di premier”, “pensava che la ragazza fosse la nipote di Mubarak”), ecco che un altro folto gruppo di uomini di partito, per lo più targati Pdl, decide di immolare la propria residua (e ormai microscopica) credibilità sull’altare dei giochi olimpici.

Continua a leggere
1 2