Il Nuovo Anno di un condannato a morte

Non sappiamo come passerà la notte di Capodanno un condannato a morte, a data da destinarsi, a causa del suo lavoro che non viene gradito, che addirittura risulta insopportabile, che viene considerato un intralcio per i manovratori grandi e piccoli di questo Paese. Non sappiamo quali pensieri gli passeranno per la testa mentre sarà circondato da moglie e figli nei cui sguardi indovinerà facilmente interrogativi pesanti come macigni; mentre immaginerà il 2015 che si spalanca davanti a lui come un ennesimo scenario di trappole, sgambetti, tradimenti, veleni;

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Messina Denaro ordina l’attentato a Di Matteo: "Si è spinto troppo oltre"

Nino Di Matteo “si è spinto troppo oltre”, scrive Matteo Messina Denaro, e per questo deve essere eliminato. Il progetto di attentato contro il titolare del processo trattativa si arricchisce di nuovi dettagli con la collaborazione del neopentito Vito Galatolo. Dietro il piano di morte ci sarebbe anche la primula rossa di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro, ultimo superlatitante di Cosa nostra. Alla fine del 2012 il boss manda una lettera a Palermo per chiedere formalmente alle famiglie mafiose del capoluogo di organizzare un attentato contro Di Matteo. “Mi hanno detto che si è spinto troppo oltre” è la spiegazione fornita da Messina Denaro, senza specificare chi. Ma spunta l’ombra dei mandanti esterni, i veri protagonisti di molte stragi e omicidi eccellenti del Paese. “Sono gli stessi mandanti di Borsellino” assicura Galatolo parlando proprio con il pm di Palermo e descrivendo i dettagli del progetto omicidiario di cui il boss dell’Acquasanta era coordinatore organizzativo.

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Don Ciotti a rischio: tutte le mafie lo vogliono morto

Continua ad aumentare il clima di pericolo e tensione per chi è impegnato nella lotta contro le mafie e l’illegalità. Dopo le ultime minacce al procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato un nuovo allarme per il fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti. A detta di diverse Procure nazionali, da Torino, Palermo e Caltanissetta fino alla Direzione nazionale antimafia in questo momento, Don Ciotti è la persona più a rischio d’Italia perchè tutte le mafie vorrebbero vederlo morto. Allarme proveniente anche da alcune fonti investigative che hanno raccolto informazione dalle carceri.

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