Lotta alla mafia prioritaria? Speriamo!

Il neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi a Palazzo Montecitorio dove ha prestato giuramento, ha pronunciato un discorso tecnicamente ineccepibile. Toccati tutti i punti “dolenti”: la sofferenza di un’Italia provata dalla crisi economica, il sostegno ai cittadini, il lavoro ai giovani, la scuola, la sanità, la complessa situazione internazionale… ma anche un punto nodale e, oseremo dire, storico: la lotta alla mafia e alla corruzione (“priorità assolute”), il ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, l’incoraggiamento per la magistratura e le forze dell’ordine che combattono la criminalità organizzata.

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Mafia e potere, la battaglia in solitudine di Piersanti Mattarella

Palermo. “Stato e mafia vivono sullo stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo. E allora è importante che si faccia questa guerra perché con il compromesso perdiamo tutti”. Non usa mezzi termini Chiara Martorana dell’associazione ContrariaMente (nonché autrice del libro “Dovere, non coraggio”, ed. Exbook), tra i promotori del convegno sull’ex presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella. Sulla stessa onda il suo collega, Mattia Li Vigni, che introduce l’incontro sul politico assassinato da Cosa Nostra (e non solo). L’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza è affollata da giovani studenti. In prima fila siedono i nipoti di Mattarella.

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