Il popolo di Monti

Riassumiamo. Sono favorevoli a un governo Monti-bis Angela Merkel, Barack Obama, i vescovi italiani, Veltroni, Casini, un po’ di Pd, un po’ di PdL, la federcaccia di Ostuni, l’associazione di micologia di Trento, il dopolavoro ferrovieri di Orte, Beppe Fioroni, la federcircensi, Raffaele Bonanni e la sua famiglia, il sindacato frontalieri dell’Istria, il patronato degli elettrauto, l’Assococomeri che riunisce i produttori di angurie dell’alto Lazio, e Sergio Marchionne.

Continua a leggere

Marchionne agli operai: “Protestare non serve, così non si attraggono gli investimenti”

Marchionne l’americano non sopporta gli scioperi e le manifestazioni ‘made in Italy’. Considera gli affari Fiat in europa “una fonte di preoccupazione”. E marca quanta più distanza possibile da Confindustria, guai a nominargliela (“Noi non c’entriamo con loro”). Tant’è: la Fiom del gruppo Fiat ha annunciato che incrocerà le braccia il 21 ottobre prossimo (ma il corteo non è stato autorizzato dalla questura di Roma)? “E’ un non senso” ha detto il manager italo-canadese, sottolineando che “non è il giusto modo per attrarre gli investimenti in Italia” ha aggiunto prima di ripetere il solito mantra: “Se la maggioranza dei nostri lavoratori ci dicesse che non siamo ben accetti, ce ne andremmo. Ma non credo che sarà così”. E un’ipotesi di incontro con le sigle dei lavoratori? Sergio Marchionne è entrato a gamba tesa.

Continua a leggere
1 2