Una bulimia di immoralità

Se gliel’avessero detto. Se avessero detto a Giorgio Ambrosoli che più di trent’anni dopo il suo assassinio la Regione Lombardia avrebbe vietato al figlio Umberto di ricordarlo in un corso di educazione alla legalità rivolto a giovanissimi studenti. Davvero ci sono comportamenti leciti che pesano e offendono più dei reati. Umberto Ambrosoli, ormai affermato avvocato penalista, ruba da anni tempo ai propri affetti e svaghi per portare ovunque, ma soprattutto nelle scuole, parole di decoro morale, di senso del dovere, di legalità. Ossia per diffondere la lezione del padre che egli ha fatto propria.

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