La sfida: cercare il bene comune

Il collega Pablo Medina regalò un sorriso ai sicari prima che lo crivellassero di colpi lo scorso 16 ottobre.
Secondo alcune pubblicazioni, prima dell’esecuzione, il coraggioso giornalista, esempio di professionalità in Curuguaty, ha avuto una reazione nobile, identificandosi ai suoi boia, i quali, per tutta risposta, completamente privi di coscienza e scrupoli, si sono limitati ad adempire all’ordine del suo capi narcopolitici aprendo il fuoco contro il gesto di umanità del corrispondente di ABC e della giovane Antonia Almada.

Continua a leggere