Sentenza Mediaset: le prime tre conseguenze della condanna

La condanna di Silvio Berlusconi per il reato gravissimo di frode fiscale ha tre immediate conseguenze.

Primo: dopo vent’anni di scorciatoie, minacce, forzature e vergognose leggi ad personam l’uomo di Arcore è incappato in una sentenza definitiva: da questa sera è tecnicamente un pregiudicato che entro sei mesi o giù di lì dovrà scontare una pena detentiva, arresti domiciliari o servizi sociali. Per la prima volta l’articolo 3 della Costituzione viene attuato completamente: la legge è uguale per tutti compreso il miliardario di Arcore.

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Innocenti evasioni e riforme costituzionali colpevoli

In attesa che qualcuno nel Pd finalmente rivaluti anche l’ex ministro Pietro Lunardi e il suo “bisogna convivere con la mafia”, va registrato con piacere come il clima di concordia e d’unità d’intenti, auspicato dall’Eterno Presidente Giorgio Napolitano, stia facendo breccia tra molti nostri esponenti politici. Il vice-ministro all’Economia Stefano Fassina, noto alle cronache per aver sostenuto fino a 6 giorni prima della nascita dell’esecutivo Letta che mai il suo partito avrebbe “governato con Berlusconi”, e poi andato al governo con Berlusconi, ne è forse la dimostrazione migliore.

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