Un debito lungo 150 anni

È già accaduto che l’Italia si sia trovata in condizioni di gravi difficoltà finanziarie, gravata da un considerevole debito pubblico. Anzi, si può dire che il nostro Stato-nazione sorge, nel 1861, su una montagna di debiti contratti per sostenere le nostre guerre d’indipendenza. L’Italia, dunque, nasce indebitata, ma per ragioni ben diverse da quelle dei nostri anni.

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IL DEBITO? E' DELLA CASTA

Gia’ in passato e’ accaduto molte volte che atti di terrorismo commessi dalla destra siano stati attribuiti ai rossi. I capri espiatori furono per anni gli anarchici, che avevano la caratteristica di dispiacere anche ai comunisti.
L’attacco agli anarchici inizio’ con la strage di Piazza Fontana della quale venne accusato ingiustamente Pietro Valpreda. Della sua colpevolezza sono stato convinto per decenni, intossicato dai giornali di ogni colore che riuscirono a colpevolizzare lo sfortunato ballerino con accuse di ogni genere. Egli dopo dieci anni fu assolto per insufficienza di prove, mentre furono condannati i fascisti Freda Franco e Ventura Giovanni con l’agente del Sid Guido Giannettini. Dopo un infinito balletto di processi, anche i neofascisti e il loro sodale Giannettini furono assolti con formula dubitativa.

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SONO MOLTO PIU’ PERFIDI DI QUELLO CHE CREDETE

Non è semplice come dire “il debito non lo paghiamo”, come dire “scardiniamo i metalinguaggi del potere” o “decresciamo”. Guardate, io sono stanco di prendere di petto i Chiesa, i Bifo, i Pallante d’Italia, ma non perché non lo meritino, ma perché è troppo facile, è come sparare sulla Croce Rossa. Non ci saranno magiche rivolte popolari o manifestazioni o giovani idealisti che spiazzeranno i cattivi, pensare questo è essere adolescenziali, è pensare solo per emozionarsi e avere una platea in un centro sociale

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