Dalla parte dei No Muos

Nei giorni scorsi ho incontrato i comitati No Muos a Niscemi. Ci ero già stato in campagna elettorale e mi ero convinto della bontà della loro battaglia che già all’epoca avevo sostenuto con convinzione. Negli ultimi tempi, inoltre, avevo partecipato a una serie di dibattiti, ultimo a Parma qualche settimana fa, proprio sulla vicenda Muos che, lo ricordo per i pochi che non lo sapessero, è un sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense che secondo studi indipendenti è altamente inquinante e che per questo ha provocato la dura protesta degli abitanti della zona.

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Quel radar, Obama e la Cia: la lunga estate del soldato Crocetta

NEL PALINSESTO Crocetta, come il giornalista Pietrangelo Buttafuoco ha definito il programma politico del governatore, descritto come un virtuoso del trasformismo, rivoluzionario per finta e parolaio per vocazione, è tempo di effetti speciali. Dal Muos alla retromarcia sull’aumento del-l’Irpef, prima negato e poi imposto, le piroette del governatore siciliano coprono mediaticamente una rivoluzione interrotta negli abbracci con gli ex lombardiani, e cuffariani, e persino fedelissimi di Miccichè, stampelle quotidiane della maggioranza dopo il divorzio dai grillini, e nel riciclaggio degli alti burocrati regionali che reggono le leve della spesa, ereditati dai governi precedenti e oggi lasciati a decine da Crocetta nei posti di comando

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Petrolio in mare, emergenza ambientale in Sicilia

Gela, raffineria Eni, 4 giugno 2013. Una chiazza di petrolio ricopre il canale di Sicilia e le spiagge in cerca di turisti. Da uno scambiatore, appena messo in manutenzione, è fuoriuscito del greggio. Gela è la città natale del governatore Rosario Crocetta che ha convocato l’Eni per chiedere – non è la prima volta – più controlli nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.

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