Una condanna ingiusta e infondata

Nel Paese all’incontrario, quello che ha permesso a Previti di diventare ministro, a Dell’Utri e Cosentino di sedere per anni in Parlamento, quello con una classe politica nazionale e locale piena di impresentabili nominati dalle segreterie dei partiti, quello in cui un presidente del Consiglio non eletto fa accordi, smantella la Costituzione e scrive pericolose controriforme con un pregiudicato decaduto dalla carica di senatore, in questo Paese da tempo non si vedeva un fronte trasversale, sorprendentemente compatto, come quello che si è schierato nei giorni scorsi contro Luigi De Magistris.

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