Evasione e frode fiscale "salva Silvio"

L’Italia è un paese a sovranità limitata, è quello che dicevano gli esponenti del partito comunista italiano fino al congresso di Rimini del 1991 che ne sancì lo scioglimento dopo settant’anni di vita. Ora non è più così, o non dovrebbe proprio esserlo, ma quando ci sono di mezzo i soldi e il grande capo dei populisti italiani che risiede – si fa per dire – ad Arcore, visto che passa la maggior parte a Roma nella sua modesta magione di palazzo Grazioli, è fortemente interessato, allora le cose possono anche cambiare

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“Quando lo Ior difendeva i ricchi da fisco e comunisti”

La storia è complicata e apparentemente marginale. Però è molto significativa, e non a caso è finita sulla scrivania di Nello Rossi, il procuratore aggiunto della Repubblica di Roma, che dallo scorso settembre indaga per violazione delle norme anti-riciclaggio sullo Ior, la banca vaticana, alla quale sono stati sequestrati 23 milioni di euro al centro di operazioni definite dagli investigatori “sospette”.

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