100 giorni di “Scorta civica” per 5 mesi di menzogne di Angelino Alfano

47 giorni di bugie. Quasi 5 mesi. Tutto è iniziato il 3 dicembre 2013, quel giorno il ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva comunicato pubblicamente di aver “reso disponibile” il “bomb-jammer” per il pm Nino Di Matteo condannato a morte da Totò Riina. Durante la conferenza stampa (tenuta dopo la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza) Alfano non aveva specificato, però, che il dispositivo anti-bomba messo a disposizione del sostituto procuratore Di Matteo era un modello di prima generazione che, secondo alcuni studi ufficiali, risulta pericoloso per la salute umana, al punto che lo stesso pm era stato costretto a rifiutarlo

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La ministra che dice bugie

Qualche ingenuo si aspettava forse una parola di solidarietà del governo al pm Nino Di Matteo finito nel mirino di Cosa Nostra. Chissà, magari, se non è chiedere troppo, anche un mezzo monito di Napolitano. O un paio di monosillabi del Csm e dell’Anm. Invece niente, silenzio di tomba. Anzi, peggio. La ministra della Giustizia Paola Severino ha parlato, ma per elogiare il Pg della Cassazione Gianfranco Ciani che ha appena promosso l’azione disciplinare contro Di Matteo.

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Lunedì Grasso (con bugie)

Nelle quasi due ore di intervista concordata per rispondere ai tre minuti che gli avevo dedicato a Servizio Pubblico, Corrado Formigli e Piero Grasso hanno detto moltissime cose. Tralascio, per palese irrilevanza, quelle dette da Formigli (a parte il rivendicare come “la cosa più normale del mondo” convocare con un tweet notturno un confronto fra la seconda carica dello Stato e un giornalista di un’altra testata, che fra l’altro non frequenta twitter). E passo immediatamente al presidente del Senato, che si conferma purtroppo un pubblico mentitore e approfitta del fatto che i suoi colleghi della Procura di Palermo non possono andare in tv a sbugiardarlo. Se però mi vorrà querelare, sono in molti che verrebbero volentieri a testimoniare sotto giuramento come sono andate le cose e dove sta la verità.

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