Tra armamenti e tagli mancati, il governo ha indossato l’elmetto

C’è un settore della spesa pubblica che va a gonfie vele e purtroppo non è la scuola, non è la sanità. In contro-tendenza con tutti gli altri comparti, quello della Difesa nel 2012 ha subito meno tagli e ha ricevuto più fondi, forte di un doppio trattamento di favore che è proseguito fino all’ultimo, con una serie di colpi di coda che fanno discutere. L’ultimo si è consumato il 28 dicembre scorso con la proroga – quasi in sordina e a governo ormai dimissionato – delle missioni internazionali. Un provvedimento di solito accompagnato da forti tensioni e polemiche ma passato stavolta sotto silenzio, nonostante si portasse in pancia un vero e proprio giallo sui numeri.

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Italia, nuove spese militari in vista

Bisogna leggere la stampa americana per scoprire che l’Italia, in un fervore bellicista che non conosce limiti di bilancio, sta per spendere altri milioni di euro in nuovi armamenti. Dopo i caccia F-35, le fregate Fremm, i sommergibili U-212, i blindati Freccia, gli elicotteri Nh-90, la Difesa vuole dotarsi dei più avanzati missili e bombe aeree made in Usaper armare la sua flotta di velivoli senza pilota, finora usata solo per missioni di ricognizione

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