Il caso Ligresti e il suo veleno

Dopo il caso della fuga in Kazakistan della Shlabaieva che rischò di mettere in difficoltà il viceprimo ministro e titolare degli Interni Angiolino Alfano ora è il caso Ligresti che impone al presidente del Consiglio Letta e al partito che rappresenta (il partito democratico che resta il perno del futuro centro-sinistra) di chiarire martedì prossimo in maniera chiara e soddisfacente la posizione dell’attuale ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri (foto), ex commissario prefettizio a Bologna e ministro degli Interni nel governo Monti.

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Testo unico antimafia in Europa: un cambiamento epocale

Trapani. Era il 17 settembre scorso quando, con 29 voti a favore e 0 contrari, la Commissione CRIM (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro) approvava il testo unico antimafia. Il documento verrà sottoposto a Strasburgo, al voto finale della plenaria, nella seconda metà di ottobre (seconda sessione). Dopo 18 mesi di duro lavoro il testo approda finalmente in aula

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Caso Alfano: il Presidente vero e quello innominabile

Angelino Alfano è salvo, il governo Letta pure, la democrazia italiana un po’ meno. Venerdì 19 luglio, durante il dibattito sulla sfiducia (mancata) al ministro per il caso kazako, Palazzo Madama compie un ulteriore passo verso il basso. Non l’ultimo, visto che, come è ormai perfettamente intuibile, i nostri sedicenti rappresentanti quando toccheranno il fondo si metteranno alacremente a scavare.

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