L’accordo

Un inquietante negoziato sul 41bis irrompe nel panorama delle indagini sui moventi e sui mandanti esterni delle stragi del 1993. Già il pm Gabriele Chelazzi aveva seguito questa pista che però non è stata mai ripresa. Il ministro della giustizia Giovanni Conso rivela che nelle alte sfere della prima repubblica già si conoscevano le intenzioni conciliatorie di Provenzano, il vero stratega della Cosa Nostra vincente, l’ideatore della mafia invisibile che, senza indugi, indicava ai suoi fedelissimi i nuovi referenti della pax mafiosa: votate Forza Italia.

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Trattativa Stato-mafia. Amato ”Pressioni dal Viminale per revocare il 41 bis”

Nel marzo del 1993 suggerì all’ex Guardasigilli Giovanni Conso la revoca del carcere duro per i boss mafiosi detenuti. E’ per spiegare questa sua posizione che l’ex capo del Dap Nicolò Amato, autore di un documento (6 marzo 1993) in cui si pronunciava contro le proroghe del provvedimento carcerario, è stato sentito nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa mafia–Stato dai magistrati della Dda di Palermo.

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