Sul 138 il M5s non ha l’esclusiva del successo, ha vinto l’opposizione sociale

bbiamo vinto. Sì, abbiamo vinto perché la riforma dell’articolo 138 della Costituzione, non ci sarà.
So bene che tutto è successo quasi per caso. Berlusconi e un nugolo di parlamentari hanno abbandonato la maggioranza perché è stata votata la sua decadenza da senatore e per ripicca il cavaliere ha annunciato che avrebbe fatto mancare il suo voto proprio nella fase decisiva della controriforma del 138.

Continua a leggere

Attacco alla Costituzione: alla Camera vince il sì

L’estate è finita. Il mondo è appeso ad un filo in attesa di conoscere l’ultima decisione sulla “questione siriana”. Stati Uniti d’America, Francia e Gran Bretagna hanno “a parole” accettato la proposta di risoluzione della Russia, che più di ogni altro si è spesa in difesa del Governo di Assad, mentre nei fatti continuano a soffiare sulle braci di fuoco affinché si scateni un nuovo conflitto. L’Italia in merito sta a guardare, scodinzolando ai richiami del “padrone” americano, più preoccupata a risolvere le proprie questioni interne. E di problemi sul tavolo ce ne sono tanti.

Continua a leggere

Fronte unico per la Costituzione

“Hai firmato con Ingroia un appello apparso sul Fatto per la salvaguardia della Costituzione? “: piú o meno con queste parole un vecchio amico, attuale parlamentare del Pd, mi ha apostrofato con “sincera indignazione”, come si usava dire nei nei tempi andati. Solo che, in quei tempi, la “sincera indignazione” era riservata a quanti manifestavano cedevolezze proprio sui temi chiave, quali la democrazia, la lotta alla P2, l’antifascismo, la questione morale,e , per l’appunto, la salvaguardia della Costituzione.

Continua a leggere