Due milioni di metri quadri di monnezza. In Campania ora è disastro ecologico

Sono sette le macro zone individuate: “Nelle aree vaste – scrive l’Arpac – i dati esistenti inducono a ritenere che la situazione ambientale sia particolarmente compromessa, a causa della presenza contemporanea, in porzioni di territorio relativamente limitate, di più siti inquinati e/o potenzialmente inquinati”. Ogni area vasta presenta una scheda con il dettaglio dei siti, la presenza di inquinanti, lo stato degli interventi.

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Quegli strani vicini di casa di Expo2015 tra rifiuti tossici e campi rom contaminati

Si chiama Adele Marelli ed è il presidente di uno dei quattro impianti di smaltimento di rifiuti tossici più grandi del nord Italia, la prima ed unica ad aver adottato la recente normativa Seveso imposta dall’Europa. L’azienda fattura 30 milioni di euro l’anno e toglie le grane a mezza Italia raccogliendone le scorie e gli scarti industriali per trattarli e portarli all’estero, dove vengono smaltiti. Quando ha visto le cartografie del progetto Expo, la signora quasi cadeva dalla sedia

Fonte: ilFattoQuotidiano.it

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