L'Occidente è definitivamente rimbambito

Ieri sera ho vagato per le televisioni del mondo intero. Dalla Cina, all’Africa, al mondo arabo, all’immensa area post-sovietica. Una cosa accomunava tutte le tv dell’Occidente: la nascita, prima imminente, poi felicemente riuscita, del – se non erro – terzo erede al trono d’Inghilterra. Lasciamo stare gl’inglesi osannanti, ululanti e in lacrime, che a vederli sembravano selvaggi. Adoratori di totem, al momento ancora cittadini europei ma forse, tra non molto, cinquantunesimo stato americano (che è il posto giusto per loro).

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Eutelsat spegne i media iraniani. Censura senza precedenti

Lunedì 15 ottobre 2012, con un tratto di penna, l’Europa delle comunicazioni ha deciso di cancellare la voce di un paese di oltre settanta milioni di abitanti, l’Iran. È il primo atto di guerra deciso nel cuore dell’Unione europea, dopo il suo brindisi per il Nobel per la pace. Se non vi bastava il senso di soffocamento delle dittature finanziarie in veste di governi tecnici, eccovi anche il bavaglio della censura più estrema.

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