Contro le minacce di Cosa Nostra ai magistrati: Trapani dice no!

Trapani. “Chiediamo che il procuratore Marcello Viola, il pm Andrea Tarondo, il presidente del Tribunale delle misure di prevenzione Piero Grillo, e tutti i magistrati e giudici che trattano procedimenti di criminalità organizzata, appartenenti alla procura e al tribunale di Trapani, che da mesi sono oggetto di atti intimidatori, siano tutelati e non siano lasciati soli. Chiediamo che la Commissione Nazionale Antimafia accenda i suoi riflettori su Trapani dove il fenomeno mafioso ha lasciato e ancora oggi continua a lasciare segni indelebili rimasti indecifrati come: le stragi di Pizzolungo; dei carabinieri della stazione di Alcamo Marina; i delitti del pm Ciaccio Montalto, del giornalista Mauro Rostagno, del giudice Alberto Giacomelli e dell’agente Giuseppe Montalto; il tentato omicidio del questore Rino Germanà.

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Non solo Trapani: Messina Denaro leader anche a Palermo?

Diciotto anni sono passati da quando il boss di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro, si è dato alla latitanza. Attorno a lui gli inquirenti stanno cercando di fare terra bruciata e ieri vi è stata una nuova operazione che ha portato all’arresto di undici persone appartenenti alla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, ritenuta una delle ultime roccaforti del ricercato numero uno. Ma del leader di Cosa Nostra nessuna traccia. Eppure la inchieste dimostrano la sua presenza nel territorio a Trapani e non solo.

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