L’esercito Usa progetta piante spia

«Sentinelle silenziose della natura potrebbero aiutare a rilevare le minacce alla sicurezza» Da sempre i militari hanno bisogno di informazioni tempestive e accurate e il  12 dicembre il Biologicalt technologies office (Bto)  della defense advanced research projects Agency (Darpa) del Dipartimento della difesa Usa presenterà ufficialmente ad Arlington, in Virginia, il  progetto  Advanced Plant Technologies (Apt) che dovrebbe risolvere questa richiesta in […]

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Uranio impoverito, marò malato: “Lasciati soli. Io e i miei compagni moriremo tutti”

“Gli americani hanno disseminato il Kosovo di bombe all’uranio non esplose: le buttavano anche senza inneschi, pur di rinnovare gli armamenti”. Salvo Cannizzo, 36 anni, ha un tumore al cervello e nessun dubbio: “Mi sono ammalato a Djakoviza, quando ero un marò del battaglione San Marco”. Secondo i medici gli restano pochi mesi di vita, che ha deciso di dedicare per denunciare “la condizione di duemila militari in Italia, abbandonati dallo Stato, ammalati senza che gli venga riconosciuto lo stato di servizio”. Da aprile, data del suo ultimo intervento, e fino a pochi giorni fa ha rifiutato controlli medici e cure: uno sciopero della chemio, per vedere “se il ministero della Difesa ha il coraggio di lasciar morire me e gli altri duemila soldati italiani nelle mie condizioni”. Ci ha ripensato, forse è troppo tardi ma si curerà “convinto dalle persone che mi vogliono bene”. Ma di cose da dire sulle sue missioni in Kosovo ne ha tante dopo mesi in silenzio causati dall’asportazione di parte dell’emisfero sinistro del cervello: “Gli americani sapevano dei rischi dell’uranio, lasciando noi italiani nelle zone ad alto rischio: ho visto a Djakovica squadre trattare del semplice munizionamento con tute da “astronauti” e autorespiratori”.

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