I soldi sporchi di sangue della mafia

Il fallimento della Sicilcassa, la seconda banca della Sicilia, apre un preoccupante scenario che in qualche modo si collega con lo storico rapporto che Stato e mafia hanno da sempre coltivato, tornando indietro fino alle stragi del ’92 dove morirono Falcone e Borsellino e a quelle del ’93 a Roma, Firenze e Milano, alla strage Chinnici, all’attentato al generale Dalla Chiesa e agli altri delitti eccellenti perpetrati da Cosa nostra.

Continua a leggere

Ingroia, figlio di un Dio minore e carne da macello

Mai come oggi mi sento smarrito, perso: sono un palermitano che soffre per quello che potrebbe nuovamente accadere a Palermo. Ninni Cassarà in un momento di lucida follia, mi disse: “ semu morti ca camminamu”. Queste parole riecheggiano nella mia mente, come: “a Roma u capiscinu nenti, stamu pirdendu u tram della storia” (a Roma non capiscono nulla, stiamo perdendo il tram della storia), frase pronunciata, allorquando egli non voleva arrestare il libanese Bou Chebel Ghassan autore della telefonata che preannunciava l’esplosione di un’autobomba, poi avvenuta per uccidere Rocco Chinnici

Continua a leggere