La Chiesa e i figli della mafia
Probabilmente si può in parte condividere la scelta della curia di Palermo nel rifiutare la cresima al figlio del boss Giuseppe Graviano. La cerimonia si sarebbe dovuta celebrare insieme ad altri 49 coetanei nella cattedrale in cui sono conservate le spoglie del beato Pino Puglisi, la cui morte è stata ordinata proprio dal boss insieme al fratello Filippo. Invece, per il 17enne figlio di mafia, le porte del duomo di Palermo si sono chiuse.
Nonostante tutto, avremmo desiderato che la Chiesa agisse diversamente. Avremmo voluto che chiedesse a questo ragazzo se davvero intendesse accedere ai sacramenti e rinnegare la cultura mafiosa che, suo malgrado, ha respirato fin dalla culla. Il figlio di Giuseppe Graviano ha tutti i diritti di vivere la sua vita e inserirsi a pieno nella società. Ma, per il cognome che porta, è già investito di una grande responsabilità