Caselli e Ingroia, l’eredità scomoda vent’anni dopo

Vent’anni e più sono passati da quei giorni infami in cui gli assassini di Cosa Nostra tolsero di mezzo i loro due principali nemici: i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con le scorte, una moglie, le auto, un pezzo di autostrada. Dopo quei giorni venne la sconfitta per i corleonesi, vennero sette anni di missione a Palermo alla guida della Procura della Repubblica di Gian Carlo Caselli, reduce tra l’altro dall’aver affrontato e sconfitto a Torino le Brigate Rosse.

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TAV, bombe affari e menzogne

Massimo Numa, destinatario di un misterioso pacco-bomba recapitatogli alla redazione della “Stampa”, è il giornalista più noto in valle di Susa, e il più temuto. Nella rovente estate 2011, gli attivisti lo accusarono direttamente: sostennero che proprio dal suo computer era partita una email-fantasma, firmata “Alessio”, nella quale si tentava si sostenere che un militante No-Tav, gravemente ferito al volto da un lacrimogeno il 23 luglio, fosse in realtà finito all’ospedale per essere semplicemente “caduto da solo”.

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