Ecco cosa accadrà se passa la modifica dell'art. 138

Dal 15 al 17 settembre i cosiddetti “saggi” sono stati in ritiro con il ministro Quagliariello, hanno prodotto la relazione che illustra le linee guida per le Riforme Costituzionali. Riforme che sembrano trovare l’accordo di Pd, Pdl e Scelta Civica e che dovrebbero essere il punto di partenza del comitato dei 42, quello blindato, quello dove non si possono sostituire componenti, inclusi i morti (che si istituirà con la deroga all’articolo 138 della Costituzione).

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Ci si salva se si agisce insieme

L’unica decisione che il PD avrebbe dovuto assumere in un momento come questo, e finalmente all’unanimità, sarebbe stata quella di fare silenzio. Ma non un silenzio per modo di dire, quello, per intenderci, di chi non si aspetta altro che l’interlocutore lo stuzzichi pur di riaprire bocca e riprendere a dire la sua. No. Un impenetrabile, autentico silenzio d’ordinanza. Un silenzio responsabile, un silenzio riflessivo, un silenzio di attesa, un silenzio conventuale, magari un silenzio tattico, in attesa di ascoltare le parole degli altri per capire cosa hanno da dire (se ce l’hanno), ma pur sempre silenzio. Invece è prevalso il rumore assordante, l’accavallarsi di voci, come spesso accade, anche se non per volontà di qualcuno in particolare, al capezzale di un morente o di un morente presunto. E questo non giova a nessuno: né all’immagine del Pd, né alle sorti del Paese.

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Una fine impietosa

I principali quotidiani stranieri ed italiani concordano nella lettura del voto italiano: “c’è almeno un dato inequivocabile che arriva dal responso delle urne: in Italia ha vinto il partito antieuropeista, antirigore, e, sintetizzando, anti-Merkel” secondo Barbara Fiammeri del Sole24Ore. E se il Corriere ha esordito nell’editoriale di Massimo Franco con “ha vinto un’Italia euroscettica”, La Stampa si è soffermata su “Quell’Italia che ha detto no alla moneta unica”. Secondo Francesco Manacorda, infatti, “più della metà degli italiani che sono andati alle urne hanno votato contro l’euro”.

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