Grillo, il problema o la soluzione?

di Paolo Bartolini.

Grillo, dopo le polemiche seguite ai risultati non brillanti delle elezioni amministrative, domanda ai suoi ragazzi se pensano che il problema del Movimento 5 Stelle sia lui.

Con il carattere che si ritrova dubito che una risposta affermativa alla domanda possa sortire effetti diversi da una sua clamorosa e virulenta uscita di scena. Ma, stiamo tranquilli, i fedelissimi alla linea sapranno confermare la loro fiducia al capo.

Capo che, va detto senza tentennamenti, è spesso capace di indicare la direzione giusta e di provocare genialmente l’opinione pubblica. Salvo poi arrabbiarsi come una iena distratta dal pasto quando impatta contro i limiti della realtà. Ecco allora che gli elettori, i cinquestelle più critici, ma direi ormai quasi tutti gli italiani, prendono nella sua mente la forma di loschi figuri intenzionati a frenare questa rivoluzione, oltretutto, a suo dire, inarrestabile.

Torniamo però alla domanda del leader genovese e arrischiamo una risposta rivolgendoci proprio a lui:

sì Beppe, tu e Casaleggio (non dimentichiamolo!) siete il problema.  Aspetta però, prima di lasciarti andare ai vaffa di cui sei notoriamente prodigo, perché la storia non finisce qui. Il problema è principalmente nel ruolo che insieme continuate, testardamente, a voler giocare all’interno – o meglio “al di sopra” – del MoVimento.  Purtroppo, fattelo dire, non si nota in voi alcun interesse a formare persone che (politicamente) vi sopravvivano, né contemplate la possibilità del dialogo quando si presentano scelte complesse per il bene del Paese. Come fu alcuni mesi fa nel tragicomico teatrino con Pierluigi Bersani e con un PD alla deriva.

Mi rendo conto, mentre scrivo queste righe, che siamo in una situazione estremamente pericolosa. Perché criticare te, in questo momento, significa prestare il fianco alle torbide strategie di un mainstream che, un giorno sì e l’altro pure, attacca pretestuosamente il M5S per ridurlo in polvere. E di questi tempi, con l’inciucio che ci troviamo in Parlamento e del quale dobbiamo ringraziare soprattutto il “nuovo” presidente della Repubblica Napolitano, mi rendo benissimo conto che non abbiamo alcun bisogno di polvere di stelle.
Anzi, avremmo bisogno di un’opposizione solida, vitale, ricca di ideali e priva di convinzioni granitiche sulla realtà.

Perché per sapere dove andare non servono certezze assolute (quelle che poi si capovolgono facilmente in rabbie e rappresaglie contro chiunque eserciti il suo diritto di critica), bensì degli orientamenti affidabili per rispondere ai rapidi mutamenti del contesto. Servono stelle per orientarsi, insomma, ma la barca deve poter mantenere una certa libertà di manovra. Ecco perché voglio incoraggiarti a programmare senza paura il tuo tramonto (che dovrebbe coincidere con la nascita di nuovi quadri politici adeguatamente formati). Sì Beppe, perché tu sei il problema e anche la soluzione.

Cordialmente,
Paolo Bartolini.

Fonte:Megachip