PEDOFILIA: 335MILA SITI ONLINE DA INIZIO 2011, AD APRILE +7. 304

// // (AGI) – Roma, 11 mag. – Sono 335.000 dall’inizio dell’anno, 7.304 solo nel mese di Aprile, i nuovi siti pedofili online. Lo rivela Telefono Arcobaleno che ha diffuso i dati del nuovo rapporto mensile realizzato nell’ambito della sua attivita’ di monitoraggio della rete e pubblicato dall’Osservatorio Internazionale sulla pedofilia online che testimonia la crescita esponenziale del mercato pedopornografico sulla rete (+120%). La quasi totalita’ dei siti pedofili e’ ospitato da server europei (71%) e nordamericani (23%) con percentuali in continua crescita rispetto all’anno precedente; in netto aumento anche il coinvolgimento dei paesi asiatici. Si confermano prevalentemente europei anche i clienti che alimentano il mercato, il 5% dei quali e’ di nazionalita’ italiana. Dall’analisi dei dati si rileva che il pedofilo di rete italiano e’ soprattutto uomo, prevalentemente incensurato (95%), di eta’ compresa tra i 20 e i 39 anni (6 casi per 100.000 abitanti), appartenente a tutti i livelli socio economici e di istruzione, generalmente ben integrato nel contesto familiare e sociale. I pedofili online sono presenti in tutte le regioni, con percentuali variabili che riflettono, nella maggior parte dei casi, la diversa densita’ di popolazione: sono Lombardia, Veneto, Sicilia, Emilia Romagna e Lazio le prime cinque regioni che, insieme, concentrano piu’ della meta’ degli indagati (57%). Dal rapporto emerge che la maggior parte dei pedofili online risiede in comuni non capoluogo (66%) e non litoranei (69%). “Queste informazioni – dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno – testimoniano la scarsa visibilita’ sociale della pedofilia, con la conseguente difficolta’ di individuare i colpevoli attraverso i tradizionali sistemi di indagine e di mobilitare le opportune azioni di contrasto. I soggetti preposti alla tutela dell’infanzia – conclude Arena – sono chiamati allora a utilizzare al meglio le potenzialita’ della rete, indirizzando ogni possibile sforzo verso attivita’ di prevenzione e intervento che siano realmente efficaci”.

Fonte:  agi.it