Gli apprendisti stregoni occidentali e la Russia

C’era una volta una Russia debole, uscita mutilata, economicamente a pezzi, con una grave crisi d’identità, dal crollo dell’Unione Sovietica. Era una Russia costretta, volente o nolente, ad accettare le decisioni che gli USA, i vincitori della Guerra Fredda, prendevano per il mondo. Era la Russia che cedette sull’allargamento a est della NATO, sui due attacchi all’Iraq, sullo smembramento della Jugoslavia, sulle basi statunitensi in Asia Centrale, sulle sanzioni all’Iran, sulle “rivoluzioni colorate” nello spazio post-sovietico e via dicendo, fino all’ultimo episodio dell’attacco arabo-occidentale alla Libia. Era una Russia che ingoiò tanti rospi da farne indigestione.

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