Contestata al generale Mori la trattativa tra Stato e mafia
Palermo.Mario Mori avrebbe agito “per assicurare a se e ad altri il prodotto dei reati di cui agli articoli 338, 339, 110 e 416 bis, per i quali si procede separatamente, così in esecuzione dell’accordo che, in cambio della cessazione della strategia stragista di cosa nostra, prevedeva la concezione di benefici di varia natura alla medesima organizzazione criminale e il protrarsi della latitanza di Provenzano, garante mafioso del predetto accordo”
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