E la scuola va in tribunale. Tutte le cause e i ricorsi al ministero dell’Istruzione

Ricordate le 3i (Internet, Inglese, Impresa), mix di neoliberismo e annunci d’effetto, inizio del declino della scuola? Sostituitele con tante T. T sta per Tribunali, fonte di dispiaceri per il nostro ministro. Gli “incidenti di percorso” dell’”Epocale Riforma” iniziano dagli ATA. Il Tar Lazio, su richiesta di Snals-Confsal, ha messo in discussione l’articolo 64 del D.L. 112/2008, (l. 133/2008 – 135mila posti di lavoro in meno a scuola), che riduce del 17% amministrativi tecnici e ausiliari: la norma risulta “ispirata a mere esigenze di cassa”. Altro che “razionalizzazione e semplificazione”. Un giudice di Genova ha attribuito un ampio risarcimento a 15 precari senza posto di lavoro, dopo che la Consulta aveva dichiarato a febbraio incostituzionale l’inserimento “in coda” nelle graduatorie.

E così il Codacons ha promosso la più ampia class action pubblica italiana; docenti della scuola e universitari a contratto rivendicano i propri diritti e hanno diffidato i ministri di Istruzione e Pubblica Amministrazione: sono 40mila precari che chiedono stabilizzazione e 30mila euro ciascuno di risarcimento. Ancora Codacons, ancora class action, stavolta sulle aule-pollaio, zeppe di studenti, in condizioni che violano i limiti di legge: in gennaio il Tar Lazio ha accolto l’istanza contro il MIUR. Il

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