Il mio ricordo di Umberto Eco

di Nicola Tranfaglia Chi ha avuto la ventura di conoscere Umberto Eco, di lavorare con lui e di scambiare con lui i pensieri sull’Italia e sul pianeta Terra, oggi sa di aver perduto un amico e un interlocutore impagabile, al di là delle discipline accademiche che abbiamo coltivato e, in qualche caso coltiviamo ancora. Ci siamo incontrati in più occasioni, […]

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"Storie di jazz e non solo", l'ultimo libro di Luigi Giuliana

Ho un ricordo che parte da lontano.
Esattamente quarant’anni fa, ai primi dell’agosto del 1974, mi capitò di visitare il Medio Oriente, che anche allora era un teatro di guerra, come lo era da quasi trent’anni prima, con la costituzione dello Stato di Israele, e come lo è rimasto sino a oggi, nonostante centinaia di migliaia di morti, il sacrificio di leader di Stato considerati troppo “morbidi” dai radicalisti d’entrambe le parti, l’uccisione di quei rari uomini di pace che via via si sono alternati su quel palcoscenico insanguinato nella speranza, fallace, che la bilancia, alla fine, avrebbe prevalso dal lato del comune buon senso.

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Il saluto di don Luigi Ciotti a don Andrea Gallo

Saluto un amico e un punto di riferimento. Don Andrea Gallo ha rappresentato – nella sua vita lunga e generosa – la Chiesa che “amo” e nella quale mi riconosco. La Chiesa che non dimentica la dottrina, ma non permette che diventi più importante dell’attenzione per gli ultimi, per i dimenticati. Andrea lo ricorderemo così: come una persona che ha dato un nome a chi non lo aveva o se lo era visto negare.

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