Derivati, Antitrust Ue contro 13 banche d’affari tra cui Goldman e Deutsche Bank

Le principali banche d’investimento mondiali hanno violato le regole Ue sulla concorrenza stringendo accordi illegali sul mercato dei derivati tra il 2006 e il 2009. E’ la conclusione preliminare a cui è giunta l’Antitrust Ue, che ha informato i 13 istituti coinvolti. Cioè Goldman Sachs, Deutsche Bank, Bank of America Merrill Lynch, Barclays, Bear Stearns, BNP Paribas, Citigroup, Morgan Stanley, Credit Suisse, HSBC, JP Morgan, Rbs, Ubs. Oltre all’International Swaps and Derivatives Association (Isda) e la banca dati Markit.

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Prezzi degli alimentari alle stelle, guadagni milionari per le banche che speculano

Quando in giro c’è puzza di bruciato prima o poi trovi sempre qualche grande banca con una scatola di fiammiferi in tasca. Questa volta a infiammarsi sono i prezzi di alimenti base come grano o soia da cui dipende la vita centinaia di milioni di persone. A soffiare sul fuoco è invece soprattutto la banca inglese Barclays – quella dello scandalo sulla manipolazione del Libor, il tasso che regola i prestiti interbancari in valute diverse dall’euro – responsabile delle speculazioni più massicce sui beni agricoli che, come denuncia il World Development Movement, le hanno garantito guadagni per mezzo miliardo di sterline (630 milioni di euro) negli ultimi due anni.

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Derivati, Monti dica la verità

Lo Stato Italiano ha pagato a Morgan Stanley lo 0,15 per cento del proprio Pil per chiudere un contratto derivato che era stato sottoscritto nel 1994 dal ministero del Tesoro, quando il direttore generale era Mario Draghi. Di questa esorbitante spesa sappiamo poco o nulla, la risposta del governo all’interrogazione parlamentare presentata dall’Idv chiarisce un po’ il quadro agli addetti ai lavori, ma insinua il ragionevole dubbio che i conti dello Stato siano “corretti” da 160 miliardi di contratti derivati

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