“Evitate i passaggi stretti”: il Corvo avverte Di Matteo

La protezione assegnata a Nino Di Matteo è insufficiente, ditegli di evitare i “passaggi stretti’’: la minaccia, questa volta, arriva “da lontano”, l’attentato sarà diverso da quelli del ‘92. Si fa vivo, per la seconda volta, l’anonimo che venti giorni fa aveva messo in allerta il pm della trattativa Stato-mafia, indicando anche un magistrato di Caltanissetta come potenziale bersaglio di imminenti attentati terroristici, deliberati dagli “amici romani” del boss Matteo Messina Denaro. Anche in questo caso la lettera, giunta all’inizio della settimana al procuratore di Palermo Francesco Messineo, è stata immediatamente trasmessa ai pm nisseni.

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Ritorno alla strategia della tensione? Protezione anche per Ciancimino!

Come è noto nella lettera anonima giunta recentemente alla procura di Palermo, oltre alle minacce esplicite a Nino Di Matteo e a quelle striscianti rivolte ad un magistrato che lavora a Caltanissetta (probabilmente individuato nella persona di Nico Gozzo), vi sono quelle dirette a Massimo Ciancimino. Il testimone chiave della trattativa Stato-mafia finisce così nel mirino di quella che è stata definita una sorta di nuova strategia della tensione. Su Massimo Ciancimino sono stati gettati fiumi di inchiostro nel bene e nel male. Al di là degli errori commessi resta il fatto che grazie a lui si è innescato un meccanismo giudiziario dentro il quale sono finiti uomini di Stato, alti esponenti dei Carabinieri, mafiosi e pentiti.

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