Bersani e il suicidio del pareggio di bilancio

I livelli di incostanza intellettuale e bieco trasformismo dimostrati dalla nostra pessima classe politica sfiorano talvolta livelli da vera e propria patologia mentale. Come spiegare, altrimenti, il fatto che Pierluigi Bersani, il quale poco più di otto mesi fa dichiarava che introdurre il pareggio di bilancio in Costituzione sarebbe stato equivalente a castrarsi, privandosi di ogni strumento di politica economica, abbia invece deciso di votare tale norma? E con lui, ahinoi, praticamente tutti i partiti presenti in Parlamento con l’unica eccezione, ancora una volta, dell’Italia dei Valori? Ansia di autoevirazione per timore di provocare chissà quali disastri con un membro virile fuori controllo?

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